martedì 8 aprile 2014

Impermeabilizzare solai di copertura

I solai di copertura non calpestabili, necessitano di una  frequente manutenzione della guaina impermeabile, vista l'esposizione in maniera diretta agli agenti atmosferici.
Gli ambienti sottostanti sono interessati da infiltrazioni di acqua a causa del deterioramento della membrana impermeabile.

Questa soggetta all'erosione del tempo, alle piogge e alle differenze di temperatura perde le sue caratteriste di resistenza (elasticità, flessibilità, resistenza meccanica, resistenza al calore, ecc.) risultando un punto vulnerabile per il deterioramento degli edifici.

Le guaine bituminose, con caratteristiche e comportamenti diversi da prodotto a prodotto, sono costituite da una parte detta mescola, quella che rende il prodotto impermeabile grazie alla presenza di mescolanza di bitume con particolari polimeri (SBS, APP), da un'armatura (velo vetro, poliestere, ecc.) che conferisce alla guaina caratteristiche di resistenza e infine da una finitura superficiale protettiva che conferisce al prodotto l'aspetto estetico e ne preserva le qualità.
In base al tipo di polimero utilizzato, la membrana bituminosa può essere:

Del tipo Elastomerica, con un ottimo comportamento elastico, utilizzata ad esempio per le rampe o le zone carrabili, poiché resiste proprio per la sua caratteristica di elasticità meglio alle sollecitazioni dei veicoli passanti.

Del tipo Plastomerica con un'ottima stabilità alle alte temperature ed una migliore resistenza all'esposizione ai raggi UV, che perciò può essere utilizzato proprio per le coperture con manto impermeabile a vista ed esposto all'intemperie.

Del tipo Elastoplastomerica che raggruppa insieme le caratteristiche di entrambe. La scelta della membrana sarà fatta, però, anche in base al peso/spessore e alla flessibilità a freddo.

La posa in opera della membrana si effettuerà previa sistemazione, se necessario delle pendenze del massetto sottostante per permettere il deflusso delle acque piovane, nel caso di coperture dotate di una impermeabilizzazione non troppo deteriorata e con una adeguata pendenza, è possibile, dopo aver sanato parti particolarmente deteriorate, come bolle e altri rilievi, disporre la nuova guaina sulla vecchia ottenendo un buon supporto, che deve essere comunque liscio e asciutto, evitando così i costi dello smaltimento.

Si procede prima di tutto con l’applicazione di un primer bituminoso per assicurare l’adesione, essiccato completamente il primer, si potrà procedere alla posa dei teli di membrana, che dovranno essere disposti partendo dal punto più basso della pendenza in modo che le giunzioni non risultino in contropendenza rispetto agli scarichi.

Le giunzioni laterali dovranno essere ottenute con la sovrapposizione di 8-10 cm, quelle trasversali o di testa di 10-15 cm, queste inoltre dovranno risultare sfalsate, mai ad incrocio, la saldatura avverrà con un bruciatore, che dovrà riscaldare l’intero piano di posa nelle giunture, nel perimetro esterno, nelle parti incassate come i canali di scarico e sulle parti sporgenti come comignoli, per la restante parte potrà essere incollata per punti o per l’intera superficie.

La parte di bitume fuso che fuoriesce nella giunture, quando viene pressata dal rullo, durante la fase dell’incollaggio dovrà essere stesa attraverso una cazzuola riscaldata, senza danneggiare la guaina.
Il secondo strato di guaina dovrà essere disposto in modo che, in maniera longitudinale si trovi sempre sfalsato al manto sottostante.
La impermeabilizzazione delle parti verticali dovrà disporsi sovrapponendo di almeno 10 cm, il manto del piano orizzontale, la giuntura sarà saldata a fiamma e schiacciata con la cazzuola calda per far fuoriuscire la mescola e rifinire i bordi.

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